lunedì 26 ottobre 2015

Enel non farà nuovi investimenti nelle fonti rinnovabili in Romania

Enel  è sotto i riflettori per più di un motivo. Bloomberg ha riferito ieri che Toni Volpe, Country Manager di Enel  in Romania, si aspetta un pronunciamento sull'arbitrato presentato da Sape, società controllata dallo Stato romeno, all'inizio del prossimo anno. 

L'arbitrato si riferisce a una causa legale iniziata ad agosto 2013 ed è relativa alla controllata Muntenia Sud. I tribunali di Parigi hanno accolto la causa controEnel  presentata da Sape alla fine dello scorso anno. Il governo rumeno ha chiesto a Enel  di pagare 533 milioni di euro, per i quali la società dovrebbe aver già accantonato 100 milioni di euro nei suoi numeri 2013.

Inoltre, Volpe ha affermato che Enel  ha ancora molto lavoro da fare sulla modernizzazione della rete di distribuzione, ma non ha più piani per investire in Romania nelle energie rinnovabili, dopo il rapido e retroattivo cambiamento della remunerazione. "Il fatto che la Romania non era la priorità principale per il gruppo era chiaro, anche se hanno messo in stand by la vendita delle attività che in precedenza erano incluse nel piano di dismissioni da 4,4 miliardi di euro", si legge in una nota di oggi di Mediobanca  Securities. 

Arriva sempre da oltre confine la notizia riportata da El Economista che la controllata spagnola di Enel , Endesa, ha comunicato al Ministero dell'Industria che intende mantenere aperte le seguenti centrali a carbone: As Pontes (A Coruña), Compostilla (Leon) e Andorra (Teruel). Ciò implica che la società non vuole cogliere l'opportunità data dal regolatore di limitare a 17.500 ore l'orario di lavoro di questi impianti nel periodo dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2023.

Intanto, come ha anticipato MF-Milano Finanza, Enel  e Metroweb dovrebbero presentare il loro studio sulla fattibilità di implementare la rete in fibra su scala nazionale a ottobre, mentre in precedenza era previsto per settembre. La possibile collaborazione potrebbe portare a un aumento del perimetro anche alle aree coperte da incentivi pubblici, ad esempio aree in cui non vi sono operatori tlc, e permetterebbe di ridurre significativamente i costi.

L'ad di Enel  Starace prevede di ricevere entro la fine di questo mese un'analisi dettagliata del piano sulla fibra per valutare insieme con gli operatori tlc i vantaggi che Enel  può offrire in termini di costi. Si ricorda che Enel  prevede di iniziare l'installazione dei nuovi contatori intelligenti entro aprile 2016. investimenti in romania

Mediobanca  stamani ha ribadito il rating neutral e il target price a 4,30 euro sul titolo Enel  (+1,66% a 3,91 euro in borsa al momento), mentre Barclays proprio oggi in un report sulle utility del sud Europa ha alzato il target price da 4,80 a 5 euro, ribadendo il rating overweight. 

"Enel  presenterà un aggiornamento del piano industriale a novembre che, a nostro avviso, non modificherà la struttura della strategia ma dovrebbe fornire nuova linfa sui driver di performance, in particolare sulla riduzione dei costi di cassa, sulla razionalizzazione della struttura societaria e sulla riconfigurazione del capex (spesa per investimenti, ndr", si legge nel report di Barclays. perche investire in romania

Per quanto riguarda il dividendo, l'ad Starace ha già detto che analizzerà se vi è la possibilità nei numeri di rivedere il dividendo 2016, ora fissato a 0,18 euro per azione, pari a un rendimento del dividendo del 4,6%. "Anche se non siamo grandi sostenitori di una politica di "dividendi a ogni costo", soprattutto quando una società ha altre opportunità che accrescono di più il valore, riteniamo l'affermazione di Starace un segno positivo: l'evoluzione del flusso di cassa è più favorevole di quanto originariamente previsto, offrendo una potenziale flessibilità alla remunerazione degli azionisti", sostengono alla banca d'affari in romania

Gli analisti della banca d'affari sul bilancio di quest'anno si aspettano un dividendo a 0,16 euro per azione (0,14 euro sul bilancio 2014) a fronte di un utile netto a 2,997 miliardi di euro (2,994 miliardi nel 2014) e di un ebitda a 15,488 miliardi (15,502 miliardi), ma non escludono il rischio che alcune variabili, come i cambi valutari, possano cambiare la traiettoria dell'ebitda di Enel . Comunque non credono che questo avrà un impatto sugli utili o sui flussi di cassa che, secondo loro, sono relativamente al sicuro. investimento in romania

Dal punto di vista della valutazione, Enel  non sembra essere particolarmente costosa in termini assoluti e relativi: tratta a 12,3 volte il multiplo prezzo/utile 2016 rispetto alle 13,5 volte del settore e alle 14,5 volte delle altre utilities integrate, mentre rispetto alla media storica degli ultimi 10 anni scambia a premio del 15%, in linea con le altre utilities integrate.

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