sabato 21 febbraio 2015
Prysmian annuncia nuovi accordi e investimenti in Romania
Roma, 3 feb. (askanews) - Prysmian ha annunciato oggi i nuovi piani di sviluppo per consolidare le proprie attività in Romania, nell'ambito del piano investimenti avviato nel 2013 con l'apertura di un nuovo stabilimento per cavi ottici a Slatina. Si tratta di una lettera d'intenti per lo studio di un collegamento sottomarino fra la Romania e la Turchia e di due nuovi investimenti del valore di circa 30 milioni.
"La Romania rappresenta un pilastro fondamentale per la realizzazione della strategia di sviluppo del nostro Gruppo nei paesi in rapida crescita e nel settore high-tech e relativi prodotti - ha dichiarato Valerio Battista, ceo di Prysmian -. Prevediamo che l'Europa rilancerà i piani di investimento per l'aggiornamento e lo sviluppo di reti elettriche e di comunicazione, e anche grazie a queste nuove infrastrutture la Romania potrebbe svolgere un ruolo cruciale".
Rispetto al 2009 l’Italia ha tagliato del 30% la spesa pubblica per investimenti, passata così dai 54,2 miliardi del 2009 ai 38,3 miliardi del 2013, con una riduzione di circa 15,9 miliardi di euro. In termini reali si deve tornare indietro di dieci anni (al 2003) per riscontrare un dato inferiore. Lo rivela una ricerca del Centro studi “ImpresaLavoro”, che sottolinea come nello stesso periodo la spesa pubblica complessiva sia comunque cresciuta di 12,8 miliardi (fino agli 817,5 del 2013), con un aumento attribuibile solo in parte all’incremento degli interessi sul debito pubblico (+8,7 miliardi). Tradotto su basi relative, l’Italia spende ora solo il 2,4% del pil per investimenti pubblici (il calo rispetto al 2009 è di un intero punto di pil), mentre è salita la spesa per interessi (+0,4% in rapporto al pil) e le altre voci di spesa (pari al 43,3% del pil) hanno seguito l’andamento dell’economia italiana. Nell’Eurozona, il calo degli investimenti pubblici (dati Eurostat) è di 54,6 miliardi rispetto ai massimi registrati nel 2009 (331,1 miliardi di euro). In termini reali è quindi ritornata ai valori del 2006 e i suoi investimenti pubblici sono ora pari al 2,8% del PIL (rispetto al 3,6% del 2009).Il gruppo italiano Prysmian ha annunciato nuovi piani di sviluppo per consolidare le proprie attività in Romania, nell’ambito del piano investimenti avviato nel 2013 con l’apertura dello stabilimento per cavi ottici a Slatina.
La società ha anche annunciato la firma di memorandum d’intesa per lo studio di un collegamento sottomarino fra la Romania e la Turchia e investimenti per un valore di circa 30 milioni di euro.
Nei piani di Prysmian per la Romania è previsto il raddoppio delle capacità produttive di cavi ottici a Slatina entro il 2017, per poi essere triplicate entro il 2020, passando da circa 2,5 a quasi 8 milioni di chilometri di cavi l’anno.
Il primo step comprende la costruzione di impianti all'interno del nuovo Parco industriale di Slatina su una superficie totale di 172.000 m2, di cui circa 20.000 coperti. Lo stabilimento entrerà in marcia nel 2017 per produrre cavi in fibra ottica di nuova generazione; quando sarà a regime, il 90% della produzione sarà esportato. In un secondo step, la produzione sarà ulteriormente ampliata e, alla fine del progetto, saranno creati 300 nuovi posti di lavoro.
Il gruppo ha anche in programma di produrre a Slatina, a partire dall’estate 2015, cavi sottomarini di alta tensione per linee di trasmissione di energia fino a 150 kV, destinati sia al mercato interno delle infrastrutture energetiche, sia alle esportazioni, avvalendosi di risorse sviluppate a livello locale.
Nel paese danubiano sarà creata la Prysmian Slatina Engineering Academy, programma di formazione avanzata da attuare in collaborazione con le Università locali, integrata con altre iniziative analoghe, quali “Prysmian Academy” e “New Graduate.”
“La Romania rappresenta un pilastro fondamentale per la realizzazione della strategia di sviluppo del nostro Gruppo nei Paesi in rapida crescita e nel settore high-tech e relativi prodotti - afferma il CEO di Prysmian, Valerio Battista -. Prevediamo che l’Europa rilancerà i piani di investimento per l’aggiornamento e lo sviluppo di reti elettriche e di comunicazione, e anche grazie a queste nuove infrastrutture la Romania potrebbe svolgere un ruolo cruciale.”
Il Gruppo Prysmian è presente da diversi anni in Romania e, più in generale, nella regione del Danubio, dove possiede 5 impianti produttivi con 1.400 collaboratori. societa in romania
Nel 2013, il costo del debito pubblico per i paesi dell’Euro è tornato ai livelli del 2009 (gli interessi costano in media il 2,8% del Pil), mentre le altre voci della spesa pubblica sono diminuite dello 0,3% in rapporto al PIL (con un aumento, tuttavia, in termini reali di 245 miliardi a 4.326). Ne consegue che gli investimenti pubblici sono stati i primi a essere sacrificati nelle manovre dei governi dell’Eurozona, che non hanno invece evitato nel contempo un incremento delle altre voci di spesa corrente. Si confermano le differenze tra i paesi cosiddetti “virtuosi” e quelli periferici dell’Eurozona. Tra i paesi dell’Euro che hanno ridotto in misura più marcata la spesa pubblica per investimenti anche rispetto all’Italia, compaiono infatti la Spagna (-3,0% in rapporto al PIL), Grecia e Cipro (-2,0%), Irlanda e Portogallo (-1,9%). Nel contempo, paesi dell’area Euro come la Finlandia (+0,3% sul PIL) e Malta (+0,5%) l’hanno aumentata, mentre il calo è molto meno limitato sia in Germania (-0,1%) che in Francia (-0,3%). Al di fuori dell’Eurozona, si va dal +1,0% dell’Ungheria al -2,2% della Croazia, passando per il +0,4% della Danimarca, il -0,7% del Regno Unito e la sostanziale invarianza della spesa pubblica per investimenti in rapporto al Pil della Svezia (0,0%).ditta rumena
L’Italia è infine uno dei paesi che nel periodo 2009-2013 ha ridotto gli investimenti pubblici (-15,9 miliardi) e nel contempo aumentato le altre voci di spesa (+20,0 miliardi). Così è avvenuto anche in Bulgaria, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Romania, Slovenia e Slovacchia (oltre che nel Regno Unito, e in misura molto meno evidente, in Austria). Irlanda, Grecia, Portogallo e Spagna oltre agli investimenti hanno invece ridotto anche le altre voci di spesa corrente; irlandesi e greci, in particolare, sono intervenuti in maniera più rilevante sulla spesa corrente che sugli investimenti pubblici. commercialista in romania
venerdì 6 febbraio 2015
Prysmian annuncia nuovi accordi e investimenti in Romania
Roma, 3 feb. – Prysmian ha annunciato oggi i nuovi piani di sviluppo per consolidare le proprie attività in Romania, nell’ambito del piano investimenti avviato nel 2013 con l’apertura di un nuovo stabilimento per cavi ottici a Slatina. Si tratta di una lettera d’intenti per lo studio di un collegamento sottomarino fra la Romania e la Turchia e di due nuovi investimenti del valore di circa 30 milioni.
“La Romania rappresenta un pilastro fondamentale per la realizzazione della strategia di sviluppo del nostro Gruppo nei paesi in rapida crescita e nel settore high-tech e relativi prodotti – ha dichiarato Valerio Battista, ceo di Prysmian -. Prevediamo che l’Europa rilancerà i piani di investimento per l’aggiornamento e lo sviluppo di reti elettriche e di comunicazione, e anche grazie a queste nuove infrastrutture la Romania potrebbe svolgere un ruolo cruciale”.
Un memorandum of understanding per lo studio di un collegamento sottomarino con la Turchia, nuovi impianti per la produzione di cavi ottici e di alta tensione e la creazione di una 'engineering academy' con le universita' rumene. Sono questi i punti fermi dei nuovi piani di sviluppo in Romania di Prysmian, annunciati dall'a.d. Valerio Battista in una conferenza stampa alla presenza del primo ministro romeno Victor Ponta, del ministro dell'Energia Andrei Gerea, del ministro delle Finanze Darius Valcov e del ministro dell'Economia Mihai Tudose. Il valore dei nuovi investimenti e' di circa 30 milioni. I nuovi impianti saranno realizzati nel parco industriale di Slatina. Quanto al collegamento sottomarino con la Turchia, il memorandum of understanding e' stato firmato con l'operatore di rete rumeno Transelectrica, UniCredit e lo studio legale Tonucci & Partners.
Nell’ambito del proprio piano strategico energetico per gli anni 2007 – 2020 la Romania ha promosso una campagna di progettazione per il collegamento sottomarino ad alta tensione continua tra la Romania e la Turchia.
Il Memorandum è preliminare alla formazione di un team di esperti e specialisti, nelle rispettive aree di competenza, per l’analisi delle implicazioni tecniche, commerciali, finanziarie e legali del progetto fino all’elaborazione di uno studio di fattibilità per gli investimenti e l’attuazione del medesimo. L’importo ad oggi stimato per lo sviluppo della linea di trasmissione sottomarina è di circa 1 miliardo euro, per una durata prevista di realizzazione del progetto di circa cinque anni.
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