mercoledì 1 agosto 2012

Gas ed Europa, Romania a Moldova rafforzano i rapporti bilaterali

L'integrazione europea dei Paesi dell'Europa Orientale non è solo una questione politica, ma sopratutto energetica. A dimostrarlo è stato l'incontro ufficiale a Chisinau lo scorso martedì, 17 luglio, tra i Primi Ministri di Moldova e Romania, Vlad Filat e Victor Ponta, in cui i due Paesi neolatini hanno rafforzato i legami bilaterali partendo proprio da una delle questioni più importanti per i Paesi del Vecchio Continente: l'approvvigionamento di gas.
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Come riportato dall'agenzia Interlic, Filat e Ponta hanno formato l'accordo per l'avvio della costruzione del gasdotto Ungheni-Jassy: una conduttura, finanziata per 20 Milioni di Euro dalla Commissione Europea, 11 Milioni di Euro dalla Romania, e 9 Milioni di Euro dalla Moldova, finalizzata alla messa in comunicazione dei sistemi infrastrutturali energetici dei due Paesi.

Secondo quanto dichiarato al momento della presentazione del progetto alla stampa, il gasdotto ha lo scopo di garantire l'approvvigionamento di gas ai due Paesi da possibili interruzioni del flusso di oro blu da parte della Russia.

Tuttavia, proprio i russi ad oggi detengono il quasi monopolio del gas utilizzato da Bucarest e Chisinau: per questa ragione, cruciale per il funzionamento dell'Ungheni-Jassy è la realizzazione dei progetti della Commissione Europea finalizzati al trasporto di oro blu dal Centro Asia nel Vecchio Continente.

Oltre all'importante gasdotto, la cui entrata in funzione è prevista nel breve tempo, Filat e Ponta hanno varato un piano per la costruzione delle linee elettriche Suceava-Belt e Felciu-Gotesti, in grado di trasportare da un Paese all'altro rispettivamente 400 kV e 100 kV.

Successivamente alla parte energetica, il Primo Ministro romeno ha incontrato anche il Presidente moldavo, Nicolae Timofti, e lo Speaker del Parlamento, Marian Lupu, a cui ha ribadito il fermo sostegno della Romania alle ambizioni euro-atlantiche della Moldova.

Per favorire il processo di integrazione di Chisinau nell'UE, le parti hanno firmato un protocollo per la collaborazione in campo giudiziario, e la Romania ha dato il via libera all'erogazione di 5 Mila borse di studio triennali per studenti moldavi.
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La Moldova in prima fila per l'integrazione europea

Le dichiarazioni di Ponta hanno un significato notevole, dal momento in cui testimoniano come, nonostante il cambio di colore del governo a Bucarest - Ponta è Leader di una coalizione socialista-liberale, da poco subentrata a un Governo a maggioranza popolare - la collocazione geopolitica nel Vecchio Continente di Chisinau rappresenta una priorità per l'attività diplomatica della Romania.

L'incontro ha avuto particolare rilievo anche per la Moldova, che ha visto confermato il sostegno politico di Bucarest, necessario per portare a termine il processo di integrazione nell'Unione Europea.

A tal proposito, è opportuno ricordare come, di recente, la Commissione Europea abbia posto proprio la Moldova in cima ai Paesi dell'Europa Orientale candidati all'ottenimento dell'Accordo di Associazione: un documento con cui Bruxelles concede lo status di partner privilegiato, oggi goduto da Norvegia, Svizzera e Islanda.
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A favorire la promozione della Moldova sono i progressi effettuati dal Governo Filat in ambito politico, e il parallelo regresso della democrazia in Ucraina, dove dalla salita al potere del Presidente, Viktor Janukovych, il Paese sta assumendo una posizione molto più simile alla Bielorussia di Lukashenka.

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